Mario Gianni

Inizia la sua carriera all’età di tredici anni, nella camera oscura di un laboratorio fotografico. Un anno dopo fa le sue prime esperienze di foto-giornalismo, lavorando per la redazione del quotidiano La Nazione e copre vari aspetti della vita cittadina.

La sua prima esperienza con la cinepresa fu nella realizzazione di un lungometraggio sull’alluvione di Firenze e relativo problema delle acque.

A ventitre anni va a vivere a Londra e fa per qualche settimana l’assistente a David Baily. Mesi dopo torna in Italia ed ottiene l’incarico dalla RAI di realizzare un documentario sui castelli degli schiavi di Ghana.

A ventiquattro anni fonda, con un gruppo di amici, la Karma Film, con la quale realizza alcuni cortometraggi sperimentali.

Per vari anni continua la sua carriera come direttore della fotografia lavorando con Glauber Rocha, Pasolini ed altri.

A ventinove anni fonda la Film Service, una sua società di produzione e realizza vari lavori per il TG1, Reporter, Mixer, Un Mondo a Colori, RAI Educational, Università di Roma – La Sapienza, Università di Perugia.

Dà inizio alla produzione di: due serie documentarie sui popoli e le etnie a rischio di estinzione; “L’Argonauta”, venticinque puntate di ventotto minuti; “Il diritto di esistere”, otto puntate sulle minoranze etniche europee.

Realizza opere monografiche in varie parti del mondo.

I suoi ultimi lavori sono: “I miei novanta anni”, dieci monografie per RAI3 e “L’artiglio, storia di un mito”, lavori distribuiti in tutta Europa.