Umana Natura

( 12 Giugno 2021 – 8 Luglio 2022)


Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni

Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni sono un duo di fotografi che lavorano insieme da 8 anni e si occupano di fotografia documentaristica, raccontano storie che vanno dalla guerra, problematiche ambientali, religione ma preparano anche lavori più intimi, personali, artistici come quello presente in mostra. Il Lavoro nasce come una commissione di Photo Città della Pieve, del laboratorio di cultura fotografica il quale commissiona due volte l’anno a degli autori un progetto sul territorio Umbro-Toscano. Ogni fotografo interpreta questa commissione secondo la propria sensibilità e Jean-Marc e Valentina hanno seguito il loro stile fotografico indagano il rapporto fra uomo e la natura.

Quello che ha interessato i fotografi è di andare a scoprire visivamente, quella che è la relazione tra i ritmi dell’uomo e la natura, ritmi vitali che hanno due cicli molto diversi fra loro. La natura ha un ciclo lento, antico, ancestrale che nel territorio è molto presente essendo poco contaminato e poi c’è il ciclo di vita dell’esse umano che invece è veloce, quasi sfuggente ma allo stesso tempo si interseca in qualche modo con la natura, intervenendo sul panorama e sul paesaggio. Il Racconta dei fotografi non è didascalico, le fotografie che sono in mostra non vogliono andare ad immortalare luoghi tipici ma vanno intese come parole e frasi che compongono un racconto evocativo e immaginativo di atmosfera e perfette all’osservatore di proiettare la propria emotività e immaginarsi una storia. In mostra sono presenti molti dittici, foto associate e tramite questo gioco di rimandi tra un’immagine e l’altra permette di acquisire un ulteriore significato, forza evocativa. Colui che guarda queste due immagini che sono state accoppiate inizia a porgersi delle domande, il racconto è soggettivo anche se persiste un linguaggio universale. Il Lavoro è stato scattato completamente in analogico, infatti si possono vedere in mostra i provini a contatto. L’essere umano continua a costruire sopra la terra ma il suo ciclo non sarà mai alla pari di quello della Natura, che si riprende sempre quello che è suo, infatti possiamo trovare nelle Fotografie di Jean-Marc e Valentina ponti iniziati mai finiti, vecchie centrali abbandonate che ormai fanno parte del paesaggio.


In mostra più di cinquanta fotografie analogiche in bianco e nero che rappresentano il profondo legame tra uomo e natura nel territorio umbro. Gli scatti di Caimi e Piccinni evocano la poliritmia tra il mondo animale, umano e vegetale. Come scrive Ilaria Schiaffini nel testo che firma per il catalogo della mostra: “il reportage dei fotografi non si limita a una impressione visiva istantanea, ma passa per un confronto senza pregiudizi con i luoghi e le persone. Negli scatti il paesaggio raramente è incontaminato: anche le immagini di boschi o arbusti denunciano sempre l’intervento umano, se non altro per la luce artificiale in notturna  o per l’inquadratura, troppo soggettiva per non ricordare la presenza del fotografo.”

 

 

BIOGRAFIA

Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni sono un duo di  fotografi che si occupano di storie contemporanee. Il loro coinvolgimento personale e l’approccio senza filtri alla fotografia documentaria, con un’attenzione particolare alle vicende umane delle storie, ha portato al riconoscimento internazionale del loro lavoro. Hanno ricevuto diversi premi come il Sony World Photography Award nella categoria “Discovery”, il Gomma Grant per il miglior lavoro documentario in bianco e nero, il PHmuseum of Humanity Award 2020 e molti altri. Sei dei loro progetti sono stati pubblicati in forma di libro negli ultimi cinque anni e sono stati esposti in festival e gallerie, tra cui la Biennale Für Aktuelle Fotografie (Mannheim) e Voies Off. Con il loro ultimo libro “Güle Güle”, pubblicato da André Frère Éditions, sono stati finalisti per il Prix du livre d’auteur d’Arles 2020 e il Prix Nadar.

 

Foto

–  Jean-Marc Caimi & Valentina Piccinni

Data

–      12.06.2021- 8.07.2022