Marco Spoletini

 

Almeno una volta abbiamo visto tutti un film che ha soddisfatto i nostri occhi. Ma chi c’è dietro la post-produzione di una pellicola cinematografica?
Vi aspettiamo
SABATO 19 Novembre 2022 ore 18:30
presso il Laboratorio di Cultura Fotografica di Città della Pieve.

Marco Spoletini “Il montaggio cinematografico”

 

Siamo felici di invitarvi al prossimo incontro di Sabato 19 Novembre dalle ore 18:30 dove potremo intraprendere una conversazione con il montatore italiano Marco Spoletini, collaboratore abituale di registi quali Gianluca Maria Tavarelli, Riccardo Milani, Francesco Bruni e soprattutto Matteo Garrone, per il quale ha curato il montaggio di ogni film. Vincitore di due “David di Donatello”, tre “Nastri d’Argento” e tre “Ciak d’Oro”.
In collaborazione con Raffaella Franci presidente dell’Associazione Culturale “Théatron” e Carlotta Bolognini, direttore artistico del progetto che vogliamo ringraziare per questa opportunità. Raffaella presenta il nuovo progetto dell’associazione dal titolo “Officina Cinematografica di Città della Pieve”.
Una serie di masterclass di perfezionamento tenute da importanti nomi della cinematografia italiana. Il 18 – 19 e 20 Novembre presenta la masterclass con Spoletini “Il montatore: primo spettatore del film. Per altre informazioni contattare actheatron@libero.it

 

ROMA (Italia), 13 aprile 1964

Montatore. Lavora nel cinema dal 1990. Firma per la prima volta il montaggio di ” Dejà vu”, un corto di Vincenzo Scuccimarra nel 1993. Inizia nel 1994 la collaborazione con Gianluca Maria Tavarelli con “Portami via” che prosegue nei successivi film dello stesso autore: “Un amore” (1999), “Qui non è il paradiso” (2000), e “Liberi” (2002). Nel 1997 si occupa di “Tre uomini e una gamba” (1997) e nel 1998 di “Così è la vita” (1998) di Aldo Giovanni e Giacomo. Nel 1999 monta “La guerra degli Antò” e nel 2002 “Il posto dell’anima”, entrambi di Riccardo Milani. Collabora con Vincenzo Salemme per “Volesse il cielo!” (2001). Cura il montaggio anche per “Velocità Massima” (2002) di Daniele Vicari e di tutti i film di Vincenzo Terracciano. Dal 2000 con “Estate romana”, inizia a lavorare assiduamente con il regista Matteo Garrone. Il felice connubio continua con “L’imbalsamatore” (2002), per il quale ottiene una nomination al David di Donatello, “Primo amore” (2003), in concorso al Festival di Berlino e Orso d’argento per la migliore colonna sonora, e “Gomorra” (2008), in concorso al 61. Festival di Cannes.